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CAMELIA: UN TESORO CHE VIENE DALL'EST
La pianta della Camelia (o Camellia) appartiene alla famiglia delle Theaceae. Nonostante in Italia sia conosciuta come una coloratissima pianta da fiore, in Cina e in Giappone – nel suo habitat d’origine – si presenta come un imponente arbusto legnoso capace di superare i 10 m di altezza.
Le sue foglie cuoiose si caratterizzano per la lucidità dall’effetto bagnato e per il verde intenso del loro colore. I suoi fiori sono solitari e sbocciano solitamente sui rami di un anno.
ANNAFFIATURA
La Camelia necessita di un ambiente abbastanza umido per poter sviluppare le sue gemme e va annaffiata con acqua non calcarea, essendo una pianta acidofila.
Durante il periodo più mite (primaverile/estivo), la pianta va annaffiata mantenendo il terreno costantemente umido, ma mai fradicio. Due volte alla settimana, è possibile pulirne le foglie con un’annaffiatura fogliare, evitando le ore più calde della giornata per prevenire la comparsa di bruciature scure.
In autunno e in inverno bisogna lasciar asciugare il terreno tra un'irrigazione ed un'altra.
MESSA A DIMORA
Il periodo per la messa a dimora di una Camelia è tra marzo e aprile, oppure settembre e ottobre, che generalmente corrisponde alla fase di riposo della pianta. Aspetta che abbia perso tutti i fiori e assicuragli una posizione riparata dai venti gelidi e dalla luce diretta del sole.
MALATTIE E PARASSITI
Le bruciature sulle foglie possono dipendere da cause diverse: un'eccessiva concimazione o annaffiatura e, nei casi più frequenti, una carenza di ferro.
Controlla che l'acqua di irrigazione non sia eccessivamente calcarea e che il terreno sia adatto ad una pianta acidofila. Evita assolutamente i ristagni d'acqua nel sottovaso e integra le annaffiature con del chelato di ferro.
Se tra le foglie della pianta noti la presenza di bruna e cocciniglia, puoi provare a rimuoverle con l’aiuto di un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool. Per le piante più grandi è consigliabile procedere con un antiparassitario specifico.